Zecchi afferma che «la nostra modernità si è formata tra segni manipolabili, immediatamente controllabili e dominabili e la civiltà della tecnica si afferma attraverso una trasformazione essenziale del nostro rapporto simbolico con la natura, con l’arte, con la religione. Sarebbe quindi utile risimbolizzare la nostra realtà e poter cogliere nelle forme del conoscere un rapporto nuovo tra segni e simboli». Fumanti, esponente completo del Modernismo nelle Arti Plastiche, rappresenta questo processo cognitivo che prevede un atteggiamento di analisi matematica nei confronti di una realtà che traluce attraverso geometrismi apparentemente immotivati e inspiegabili e che si pone all’osservatore in una dimensione frammentaria ma ricomponibile sul piano simbolico. Con gli occhi di un architetto l’artista sceglie di lavorare direttamente su materiali - preferito il legno - con cui mette in opera massicce composizioni geometriche che chiama «quadri» e a questi dà un forte impulso costruttivo.